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Attacchi di panico

Cosa sono gli attacchi di panico. Possono essere sconfitti? Il panico può essere eliminato, non solo ridotto. Con una terapia specifica è possibile, ma esistono anche alcuni accorgimenti per provare da soli… Non c’è motivo per cui non debbano essere curati.

Attacchi di panico: perché vengono?

Nella maggior parte dei casi sembra esserci una correlazione tra un non corretto processo di individuazione/attaccamento con una figura genitoriale e lo sviluppo del disturbo che provoca gli attacchi. Altre volte, sembrano indicare una ribellione da parte di tutto l’organismo per qualcosa che succede e che sembra tenerci imbrigliati e chiusi in una gabbia.
Gli attacchi allora rendono l’individuo incapace di svolgere un certo lavoro, incapace di stare da solo per cui il coniuge/partner deve dedicargli più tempo o più attenzioni. In questo caso forniscono quello che viene chiamato vantaggio secondario del disturbo.

Si possono curare?

Gli attachi di ansia si curano con una percentuale di riuscita che può arrivare al 90%-95%. In realtà dipende in larga misura dal tempo che si vuole o può dedicare alla terapia (che sia specifica per gli attacchi di panico) e all’impegno profuso dalla persona che ne soffre. Un’altra variabile importante che incide sulla durata della terapia è il tempo in cui si è sofferto di panico. Se gli attacchi sono cominciati diversi anni prima, per esempio, ci potrebbero volere un po’ di tempo in più perché le limitazioni importanti degli attacchi di panico possano essere controllate (si veda, ad esempio attacchi di panico cosa fare).

Si può fare qualcosa da soli?

In attesa o nell’impossibilità di recarsi dallo psicoterapeuta, c’è qualcosa che si può fare. Anche se sembra controintuitivo, l’idea di accettare l’attacco di panico così come una parte di noi, una parte inespressa, forse, che vuole comunicarci qualcosa. Comunque accettare una parte di sé è come accettare l’idea di non essere perfetti, tipo come quando invece che condannarci per essere insicuri decidiamo di volerci bene così come siamo. Per quanto riguarda gli attacchi di panico accettarsi significa proprio questo, volersi bene nonostante si abbia paura.

19 commenti su “Attacchi di panico”

  1. Ma chi scrive queste cose su attacchi di panico e su tutte le malattie psicologiche li anno mai provati questi disturbi?o meglio vivono la loro vita cuotidiana con questi disagi?allora non illudete le persone!!!!da queste malattie non si guarisce piu’………………………………..

    1. Hai mai provato la psicoterapia, Sandro? Forse dovresti. Potrebbe essere un’esperienza migliore di quello che immagini.

    2. bene a tutti coloro che soffrono di attacchi di panico vi posso garantire che si guarisce tranquillamente , un po di psicanalisi che ti aiuta a cambiare il carattere e quindi ascoprire le cause che lo anno determinato e’ diventate molto meglio di prima , direi con una marcia in piu’ rispetto alla massa. buona guarigione a tutti

  2. gabriella benedetti

    Io ho 50 anni e da quando avevo 12 anni soffro di attacchi di panico non posso bere nessun tipo di bevanda alcolico e mi fò male anche le bevane gassate non posso bere neanche il kaffè e neanche mangiare tanto che mi rimanga sullo stomaco
    sono tutti elemnti che mi possono far scaturire un attacco di panico quando mi viene è sempre all’improvviso a volte ho un leggero malditesta prima e mi sento nervosa poi quando la crisi mi incomincia all’improvviso incomincio a sbandare e avere paura il cuore mi batte forte e cerco di scappare da tutte le parti senza capire dove solo mi voglio nascondere fino a che mi passa la dura in genere è breve ma se mi succede la mattina mi sembra pi+ lungo se ho straviziato nel mangiare gli attacchi di panico mi dura piu a lungi e poi mi lasciano un poco anche indebolita al bisogno prendo 7 gocce di tranquillit ho paura di curarmi con gli psicofarmaci (non ci ho mai creduto) Voglio sapere se con gli anni tendono a passare o ad aggravarsi con la menopausa io non ci sono ancora GRAZIE!

  3. secondo me questi disturbi nn passeranno mai una volta entrati nel tunnel nn si esce e nessuno puo capirti sanno solo dire (e nella tua testa oppure devi essere tu a controllarti) io nn auguro a nessuno ste cose si soffre troppo e gli psicofamaci nn aiutano ne so qualcosa 🙁

  4. Sono 10 minuti che piango.. Chissà se stasera non muoio proprio… è quello che penso ogni volta. Poi alla fine passa e alla fine posso almeno raccontarla..ma a chi? La gente sgrana gli occhi semmai ne parli.. Solo chi ne soffre può capire. Molti sottovalutano.. Io intanto mi sento di morire.. il cuore batte fortissimo.

  5. Patrizia 13 gennaio 2012

    Ho 56 anni, ho sofferto anche io di attacchi di panico per tre lunghi anni , se ne puo’ assolutamente uscire, con fatica, affrontando tutte le fatiche che la vita ci pone di fronte, non scappando e con l’aiuto di un buon psicoterapeuta. Un abbraccio a tutti con l’augurio di accogliere e superare questo momento

  6. Ho 47 anni sposato e una figlia, il mio è un problema abbastanza grave.
    un giorno mentre seguivo una trasmissione che parlava proprio di questi attacchi di panico, mi sono sentito, in parte lieto, perche in me succedevano dei sintomi simili a quelli descritti da alcuni dottori intervistati durante la trasmissione, fino a quel giorno mi sentivo incompreso, anche perche non riuscivo a spiegare a me stesso le difficolta che incontrai nella vita.
    Come o appena scritto mi sono sempre sentito una persona fuori tempo nessuno capiva il mio stato d’aia depressione, il mio desiderio dfiglia, tutto passava, tranne questa angoscia.
    Così sono arrivato all’età di 47 anni e guardandomi indietro mi rendo conto che tra me e il mondo o celato un abbisso, la mia infanzia è stata sempre triste, un padre che non sapeva altro che usare la prepotenza, una madre assilante e pedulante, sono cresciuto dal età di 14 anni con l’odio la rabbia nel cuore, di tanto in tanto ripenso a tutti i miei desideri che non o potuto realizzare, e tutto per colpa di un padre che non a saputo fare il padre.
    ora che sono genitore stò cercando di non fare lo stesso sbaglio commesso dai miei genitori, ma dovete credermi non è facile.
    Vi scrivo perche possiate aiutarmi visto che da solo non riesco.

  7. Soffro da due anni da ansia patologica e attacco di panico, sono in cura farmacologica e psicologica ma nonostante tutto ciò dalla prima volta che ho avuto il primo attaco non ho ottenuto la guarigione in modo completo. La verità è che non hanno ancora capito il modo per guarire. Le terapie sono tante gli farmaci anche, sono passato da tanti professori e specialisti ma nessuno mi ha detto che potevo guarire definitivamente .Se esiste qualcuno che mi può aiutare davvero vado pure su la luna ma per ora la VEDO DURA.

  8. In effetti si tratta di un disturbo vero e propio, in molti casi si sviluppa una forma di “Agorafobia”e cioè ci sono casi di persone che solo il pensiero di dover entrare in un affollato centro commerciale, scatena un grave senso di angoscia e di frastorno nella testa. Colui che soffre di questo disturbo, ha paura di affrontare la vita, e di relazionarsi con l’immensità degli spazi. Bisogna capire che non si muore di questo disturbo al 100%, forse questo aiuta a vivere con la consapevolezza che non accade nulla di fisico, però sono fastidiossimi e “frastornanti”.

    1. Come l’Emicrania o la psoriasi sono una patologia, il disturbo di panico e l’ansia sono una patologia… solo che da un lato è un bene non stare ad etichettare troppo la cosa… dall’altro non va sottovalutato perchè si conduce una vita piena di limitazioni e di sofferenza. Un farmaco a volte può aiutare a vivere meglio, specialmente in contesti dove le crisi di “Panico” sono forti e fastidiose ed il paziente è preso da un grave senso di morte, come rimanere al centro di una piazza immensa molto ampia, o in aereo.

  9. Ciao ho 45 anni, dal lontano 1992 ebbi il mio primo attacco di panico, nel salire la scala a chiocciola per andare sulla statuta della libertà, (ero a new york) sono dovuta fuggire e scendere giù: non avevo vie di uscita.
    Lo stesso mi è accaduto circa 6 anni fa per salire a san pietro, scala a chiocciola e via….inizio a scappare nel senso inverso.
    Da circa tre anni non posso guidare sotto le gallerie. Sembrerà strano ma se guida qualcun’altro posso non vedere, chiudo gli occhi, respiro forte e passa, ma se guido io resto bloccata, il cuore si accellera ed inizio a sudare freddo. E’ accaduto tornando dalla neve, mi sono dovuta fermare e dopo ho iniziato a piangere e non finivo più. Cosa si può fare per tutto questo, è odioso che non possa più viaggiare per paura di incontrare gallerie.
    Sono stata da un neurologo anche perchè tremo dal collo, e mi ha detto che è l’umore (devo dire che non sto vivendo un periodo magnifico) e mi consiglia il lexotan…..che faccio lo prendo?
    s.o.s. per favore!!!!!!!

  10. Soffro di attacchi di panico dal 2007, da quando il mio ex fidanzato mi ha menato violentemente …oltre al fatto che nell’anno in cui sono stata con lui ho subito una vera e propria distruzione della mia personalità. Le prime manifestazioni erano frequenti ed ingestibili anche perchè non avevo idea di cosa mi stesse succedendo. Poi con la consapevolezza e dopo aver superato lo choc, gli attacchi sono stati rari ma tutt’ora non riesco ed evito di viaggiare…cosa che prima amavo fare. Riesco solo a fare spostamenti brevi e penso che l’aereo non riuscirò mai a prenderlo. Ho in previsione un viaggio in Tunisia, tra un mese, una tappa che mi sono prefissata proprio per riuscire a superare questi limiti che non volendo mi hanno cambiato l’esistenza. Vorrei trovare un rimedio…come affrontare la situazione qualora dovessero manifestarsi nuovamente specialmente in terra straniera(lì si,che mi sentirei persa!).

  11. Non si torna indietro..e la cosa che mi fa stare male da quando un paio di mesi fa ho smesso gli antidepressivi. Il panico non è tornato più, ma mi è rimasta l’ansia nonostante io continui a prendere lo xanax per dormire..forse senza quello avrei addirittura ancora gli attacchi. Ero contro i farmaci, ma a maggio ero arrivata ad un punto talmente grave che hanno dovuto darmeli di forza. Risultato? Niente anche se è migliorato non mi sento completamente guarita, io non volevo migliorare, io voglio tornare quella che ero prima.. Ma ho la sensazione che non succederà mai.

  12. Salve a tutti. Mi chiamo Natale e sono di Riccione. Ho 52 anni ed è un periodo che mi sono ricomparsi stati di panico, alle volte anche violenti, e forme di ansia che portano anche ad una dispnea. Ho cominciato con una psicoterapeuta da un mese quasi e mi ha consigliato 4 sedute al mese. E’ normale? Ma da ste cose, si può guarire definitivamente oppure sarà così fino a che non arriverà la signora morte per davvero? Almeno da quel lato siamo preparati!!!

  13. mi sono ritornati dopo tanti anni che non li avevo piu’,maledetti!!!ne soffro da quando avevo16anni..prima storia d’amore finita..ero aggrappata a quel ragazzo perche’ho sempre avuto un papa’ assente e un legame fortissimo e dipendente da mia madre:son nati pure dai sensi di colpa nei suoi confronti,quando bigiavo o mi ritrovavo in compagnie sbagliate.Ho iniziato subito un anno di terapia di gruppo,ho imparato a confrontarmi..ero la piu’ piccola..e le esperienze degli altri”grandi”mi davan forza,coraggio..primo attacco in pullman:semaforo rosso..la mattina avevo l’angoscia,volevo mollare la scuola..non potevo piu’ vedere il colore rosso,STOP..voleva dire..adesso smetti di respirare e muori soffocata.Prendevo solo fiori di bach..ma chi ci credeva?mollati.Mi son fatta forza:io farmaci non ne volevo prendere.Coraggio,coraggio..ho iniziato a ricredere in me da sola e con l’aiuto di Alessandra,la mia migliore amica che mi ha sopportata e tutt’ora mi sopporta ancora..e le son venuti pure..mmmm l’avro’ contagiata?non ho evitato nulla:dai 19anni in poi ho vissuto:mi buttavo nell’attacco di panico se c’era,lo affrontavo..con il volume al massimo,con la grinta di un leone..mi lanciavo ogni volta per vincere la battaglia,ai concerti,una volta pure in aereo,sulla nave..vincevo sempre,con il cuore che batteva..ma vincevo io.Ora ho trent’anni,una bimba di tre…e da pochi mesi mi son ritornati..evito l’ascensore..ho paura..di star male con lei.mi sento debole.Ho appena vissuto un lutto..una persona che mi ha insegnato a lottare..e che ho visto andar contro quella malattia di merda con tutte le sue forze.Laura.solo questo nome mi da’ dolcezza,forza…coraggio.Perche’ lei ne ha avuto tanto..e spero che da lassu’ lo dia a noi e alle sue bimbe.Dopo un anno con lei e avendo vissuto quella fottuta malattia maledetta..mi son ritornati…il primo e’ durato tante tante ore..tachicardia,mancanza del respiro..tremori..caldo freddo…credevo di andare in cielo con lei.Un mese con loro..ma vado ai concerti..e lotto..ma ora ho paura.

  14. ..ho paura ancor di piu’..forse perche’ son mamma e non vorrei portare ansia alla mia piccola..Da settembre iniziero’ esami del sangue,una sfilza di controlli..per capire che non son malata..devo solo rianalizzarmi..capirmi..e ribaltare la mia vita.Io psicofarmaci non ne prendo:la Musica e’ il mio psicofarmaco..da un anno prendo lezioni di canto e andro’ avanti..perche’ voglio un gruppo tutto mio.Serve sognare quando si han queste cose..bisogna uscir dal tunnel..ora mi sento incastrata dentro,con una gamba fuori pero’..dovrei solo riuscire con tutte le mie forze a spingermi verso l’uscita..e ce la faro’se vorro’.Credeteci anche Voi..ce la faremo,basta lottare..basta volerlo..Respiriamo lentamente e godiamoci la vita..che e’ bella..anche se sofferente..ma e’ meravigliosa..un abbraccio a tutti

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